L'acqua santa è acqua che viene benedetta dal sacerdote e si usa per il battesimo oppure per la benedizione di luoghi, cose o persone. Generalmente si trova nell'acquasantiera, un recipiente largo e poco profondo, realizzato in pietra da taglio, situato all'ingresso delle chiese ad uso dei fedeli.
Dal punto di vista simbolico ha tanti significati: l'acqua benedetta simboleggia la vita, la morte, la purificazione e la rinascita; in modo particolare l’uso dell’acqua per purificare risale alle origini della vita, sia dal punto di vista fisico che morale e spirituale. Inoltre ci prepara a ricevere i sacramenti e può essere intesa come una protezione contro il male, poichè cancella i peccati veniali. Dunque, non è un caso che molti fedeli abbiano nelle proprie case una bottiglietta di acqua santa, utile a benedire gli ambienti o a migliorare la concentrazione durante le preghiere.
Ma come si prepara?
Il sacerdote si procura del sale e lo benedice; poi legge ad alta voce il Salmo 103 e si procura dell'acqua naturale filtrata; in seguito prende il sale santo e lo sparge nell'acqua ripetendo un passo tratto dalla Chiave di Salomone, Libro II, Capitolo Quinto. A questo punto deve purificare l'acqua e liberarla dai demoni e dalle impurità. Infine, mentre aggiunge l’ultima quantità di sale nell’acqua, conclude il rito pronunciando una preghiera a sua scelta e in tal modo l'acqua santa è pronta ad essere utilizzata.
Bisogna considerare, però, che nell’acqua battesimale viene aggiunto del crisma (olio benedetto), mentre quella Gregoriana viene arricchita con piccole quantità di cenere, vino e sale (si utilizza per consacrare le chiese).